Quando le parole sembrano superflue, le emozioni indescrivibili e le lingue inconciliabili, ecco che le emoticon giungono in nostro soccorso! Ci sembra giusto, quindi, festeggiarle oggi, in occasione della Giornata Mondiale delle Emoji, nata proprio per valorizzare quello che a conti fatti rappresenta un vero linguaggio universale.  Ne facciamo uso quotidianamente attraverso smartphone, tablet, chat e software; affidiamo a loro i nostri pensieri inesprimibili, ci divertiamo a combinarle per rafforzare il nostro messaggio nel corso di conversazioni amichevoli, romantiche, persino professionali. Le emoticon si sono evolute nel tempo e si rinnovano periodicamente prendendo in carico una responsabilità importante: rappresentare e includere ogni cultura cosicché il loro utilizzo possa effettivamente trascendere ogni spazio geografico. Tecnicamente a rendere possibile l’estensione del campionario, fino allo scorso anno dotato di 2666 emoji ufficiali,  è il Consorzio Unicode, che si occupa di standardizzare i pittogrammi in modo che siano visibili su ogni dispositivo e sistema operativo. Dal Seicento ad oggi, dal semplice smile alle più elaborate figure umane, dalla tecnologia all’abbigliamento: numerosi sono i passaggi che ci permettono ora di comprendere quanto valore (anche economico) ruoti attorno a faccine, icone, simboli di oggetti d’uso quotidiano o personaggi fantasy; insomma, piccoli disegni colorati che rappresentano quasi tutte le sfaccettature della nostra vita di tutti i giorni. Quasi. Quale credete che sia l’emoji ancora mancante che dovrebbe al più presto essere integrata? La faccina che ride fino alle lacrime si confermerà anche quest’anno l’emoticon più utilizzata al mondo? Quali sono le emoji in arrivo? Aspettiamo le sorprese della giornata :O!


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