Per tutto c’è un acronimo e così non si può non parlare del DEM, il Direct Email Marketing. Nata agli albori del WWW l’email continua imperturbabile a sopravvive a tante altre innovazioni che le sono succedute e con vera esperienza sbaraglia tutta la concorrenza. Ancora oggi, infatti, è lo strumento più utilizzato nel marketing e tiene testa a tutti i nuovi arrivati anche in termini di risultati.

Non c’è campagna di marketing che non utilizzi il mail marketing come strumento fondamentale per potenziare il risultato finale raggiungendo il target obiettivo in maniera sicura. Stando alle ricerche le persone preferiscono ancora la mail diretta alle promozioni sui social e utilizzano in larga parte la mail per interagire con i brand. Il mail marketing resta ancora lo strumento più efficace in termini di ritorno, registrando una percentuale maggiore di acquisti grazie ad esso. Le aziende hanno imparato a non sottovalutare questo strumento e hanno iniziato a curare maggiormente questo strumento dedicando una grande attenzione alla redazione delle newsletter, l’elemento privilegiato dell’email marketing nell’era del web 2.0. Perché la newsletter viene spedita periodicamente nella casella di posta elettronica, diventa quasi un appuntamento fisso con le novità messe in cantiere dell’azienda e le riassume in una veste grafica leggera e di facile comprensione.

Confezionare una newsletter ad effetto non è complesso, basta attenersi ad alcuni semplici consigli:

  1. curare il titolo che deve contenere la motivazione per spingere il lettore a proseguire nella consultazione della newsletter e stimolare a cogliere al volo l’offerta;
  2. non sottovalutare la forza della parte visiva della newsletter, che oltre ad attirare può essere modificata di modo da contenere essa stessa il messaggio, sia nella soluzione grafica adottata (l'immagine non deve superare le dimensioni di 600 pixel per poter essere inviata regolarmente) ma anche se collegata in maniera appropriata attraverso l’uso dei link al sito web del marchio, vetrina esplosa dell’azienda;
  3. fare attenzione ai contenuti che non devono essere costituiti da elementi superflui e che possono essere divisi all’interno della newsletter quasi a creare una sorta di storia coinvolgente che spinga all’azione (che può essere l’acquisto oppure no).

Al momento attuale non si può non tener conto del fatto che la percentuale delle persone che consultano la mail via web aumenta. Un dato che dipende dal fatto che sono sempre di più coloro i quali utilizzano il proprio dispositivo mobile di ultima generazione per accedere alla mail anche quando sono fuori casa. Inoltre occorre fare attenzione ad alcune parole chiave che potrebbero etichettare la vostra mail come spam, tra cui "soldi", "saldi", "offerta".

La regolarità d’invio è un’arma a doppio taglio che va ben ponderata, evitando di tartassare i destinatari di troppi contenuti e di riempire la loro casella perché altrimenti la proporzione delle richieste di cancellazione aumenta. Se poi si vuole essere proprio precisi al secondo si può provare a seguire i consigli riportati in questa infografica e scoprire se è vero che inviando la newsletter tra le 9 e le 10 del mattino o nel pomeriggio dopo le 17 si ottiene un numero maggiore di feedback positivi.

Altro dato interessante, last but not least da non sottovalutare. Nell'epoca dei social network si condivide tutto e quindi anche le newsletter vanno dotate del tasto "Condividi", così chi ritiene il contenuto interessante per altri non inseriti nella mailing list può tranquillamente condividerlo anche attraverso i social.


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